mercoledì 18 febbraio 2009

Ricordi in un clic











Alcune foto di quando eravamo in piena attività canoistica,con discese ,anche di alto livello.
Le foto sono una prima assoluta di questo torrente,mai sceso da nessun altro.
Noi ci possiamo ritenere fortunati essendo della zona e dopo molte ricognizioni,e grazie ad un periodo molto piovoso,siamo riusciti a fare delle belle discese,fin dove nessun canoista si era mai spinti.
Foto:Mario Verbeni Emilio Di Nicola

Macchina fotografica Kodak ""usa e getta impermiabile""

martedì 17 febbraio 2009

Pazzie di altri tempi



















Tutto ebbe inizio da qui.
Sono riuscito a passare vecchie foto di quando abbiamo incominciato questo lungo viaggio io e Mario, e scannarizando, ho deciso di scrivere un piccolo articolo:-),anche se meriterebbe di Più.
Queste foto sono datate 1995,credo glia anni migliori della nostra vita sportiva,e vedendo le foto,mi dico che eravamo veramente pazzi.
IL fiume che stavamo discendendo,si poteva solo fare o in canoa,o gommone,ma solo certi tratti,visto che alcuni passaggi erano praticamente impossibili da fare,e noi allora pazzi come cavalli,decidiamo di scendere il Torrente Aveto, con dei gommoni che generalmente si usano in mare.
Che dire non mi sono mai divertito cosi tanto in vita mia,sentivi adrenalina eccitazione,tutto nello stesso tempo,e Più le cose si mettevano brutte,Più ci divertivamo,da li abbiamo capito,che quella era la nostra vita,la gente del posto ci dava dei pazzi, per noi era un complimento,e tutto ciò' che facevamo era portato al massimo dell'estremo,se una cosa non si poteva fare,noi eravamo li,a studiare il modo per farcela.
In parecchie discese di questo torrente abbiamo dovuto rattoppare il nostri gommoni,e una sola volta ne abbiamo aperto uno in due,che ci abbia fermato? nooooooo, la Domenica successiva eravamo di nuovo la,Più carichi di prima.
Forse col passare degli anni ci siamo un po calmati""naturale""siamo diventati Più tecnici,e valutiamo tre volte prima di fare una cosa,ma se devo essere sincero,un po di quella pazzia mi manca,e la vorrei ritrovare chissà magari una Domenica esce tutto di un botto ihihihii.
Foto:Emilio Di Nicola,Mario Verbeni
Macchina fotografica Kodak""usa e getta""impermeabile







domenica 1 febbraio 2009

La bussola ieri e oggi








Fino a una decina di anni fa per chi andava in montagna e non solo,per orientarsi,usava la bussola,uno strumento che funziona in questa maniera:
La bussola e uno strumento costituito da un ago magnetico libero di ruotare su di un piano orizzontale.
Per effetto del campo magnetico terrestre l'ago si dispone lungo la linea del campo magnetico terrestre passante per il luogo.
L'ago della bussola permette di riconoscere la direzione del nord e del sud.
Si dice che i primi ad inventare la bussola furono i Cinesi.
Io credo che sia sempre utile saper usare questo strumento anche se siamo nel ventesimo secolo,ma se per qualsiasi motivo,i nostri benamati gps elettronici ci abbandonassero?,penso che molti si troverebbero spaesati,essendo nati solo con questa moderna tecnologia.
Io e il mio amico Mario dentro lo zaino abbiamo sempre una bussola ,non si sa mai dal'tronde noi siamo nati con quello come orientig,e non troviamo grosse difficoltà nel adoperarlo.
Oggi ci sono bussole con altimetri,barometri,ma la gran parte delle persone che le anno non sanno neanche a cosa servono,solo chi fa sport di montagna o anche nautici,sa veramente adoperarli,ma vederti della gente che massimo fa un pic nic,e magari a Più tecnologia lui nel orologio o un palmare gps,e non sa neanche perche ce la ,e veramente deprimente,poi magari leggi nel giornale e nelle mie zone e capitata:persi una coppia di trekker nel val Daveto,o chissà dove,perché anno perso la strada per colpa della neve che ha cancellato le loro tracce.
Io personalmente trovo difficile perdermi,seguo delle semplici regole naturali,naturalmente finché si possono fare,anche perché non per tutti i terreni e valido.
Se si e' in montagna e ci si perde l'istinto ti dovrebbe suggerire di seguire il primo torrente verso valle,porterà' sempre ad un ponte o strada,o addirittura paese.
Forse io lo so perché facendo torrentismo ormai ho capito come muovermi,le cose cambiano un po se si e magari si ci trova in un bosco difficilmente ci sono torrenti,ma basta osservare il livello del terreno e seguire ""non sempre la discesa"",ma grosso modo porta sempre fuori da qualche parte,o in alternativa arrivare nel punto piu alto per vedere dove ci si trova.
L'unica cosa che non ho ancora provato e prima o poi lo faro,e trovare una zona senza punti di riferimento,ci vorrebbe il deserto:-),ma abbiamo anche noi delle zone abbastanza ""desertiche"per poter fare una prova.
Perdersi vuol dire non aver studiato a fondo la zona o il posto che ti prepari ad attraversare,senza contare i probabili imprevisti o vie di fughe.
In ogni avventura nulla e lasciato al caso,nel il tempo o dove ci si trova.
Se sono riusciti ad orientarsi i nostri precedessori,con tecnologie molto meno inferiori alle nostre,noi dovremmo prenderne esempio,e avvolte per imparare bisogna tornare indietro col tempo o i mezzi a disposizione.,per fare un passo avanti e non perdersi.
Lorientamento nautico e un po piu complesso,ma e utile sapere anche questo,visto che nelle nostre future spedizioni,navigheremo abastanza.
Mi sno dovuto mettere un po a studiare,affinche possa essere preparato anche su questo tipo di orientamento.
La rotta e la bussola per chi va per mare deve, sapere"fare il punto",riconoscere e riportare sulla carta nautica il luogo della superficie terrestre in cui si trova; e, di conseguenza, deve anche saper decidere se proseguire sulla stessa rotta oppure cambiarla in modo che si arriva a destinazione. poi ce la rotta,.regolandosi sulla posizione della Stella Polare di notte, oppure su quella del Sole a mezzogiorno che è sempre esattamente opposta a quella della Polare si hanno due punti fissi di riferimento .
Ci sono poi le indicazioni fornite dai venti che soffiano regolarmente e sempre da una certa direzione,essi hanno permesso di tracciare la cosiddetta Rosa dei Venti, e che ora ritroviamo in tutte le bussole.
Un grado di meridiano corrisponde a circa 111 chilometri.La bussola inventata dai Cinesi, ebbe la forma di boccetta riempita a metà d'acqua, sulla quale galleggiava un sugheretto. Su questo c'era un ago che volgeva la sua punta calamitata verso Nord.

La mia casa in uno zaino


In tanti anni che pratico sport di montagna ormai considero la mia vera casa la mia tenda,o quella del mio amico,e la mia""camera""il mio zaino.

Mi piace la sensazione di potermi spostare da un posto al'altro del mondo e sapere di avere sempre un tetto o un posto asciutto dove ripararmi,le sere montare tutto tirare fuori dallo zaino la tua ""casetta ""e prepararti alla sera.

In genere in montagna si dorme presto,e ci si alza mooooolto presto, ma se mi capita di accendere un fuoco,allora faccio nottata,mi metto li con la mia catasta di legnetti,e finché non ho finito tutto non vado a dormire,e me ne sto li finché l'ultima fiamma non si e spenta,mi perdo in pensieri e mi rilasso,sto li e guardo il fuoco quel dolce tepore che avvolte ti scalda tanto da doverti allontanare.

Il buffo,stando vicino al fuoco,sei un calore unico,mentre di dietro la schiena magari senti fresco o addirittura freddo,i contrasti :-)

Nello zaino ce' tutto il materiale che mi serve,dall'attrezzatura,agli effetti personali,ogni cosa che mi serve,si trova in uno zaino ,e grazie a lui non mi manca nulla,mangiare,vestiti asciutti attrezzature varie,e meraviglioso,ti porti il mondo in un zaino da ottanta litri.

Ho quattro zaini e per ogni zaino ce uno scopo,o tipo di attraversata,per una giornata basta uno zaino da 30 litri, che contiene una tenda da bivacco,e un sacco a pelo,in caso ci fossero imprevisti, mangiare,e attrezzature,e li trovo molto comodi e pratici.
Invece i grossi,vengono usati solo per spedizioni di p giorni.

Nello zaino ce la tua vita,dove metti vestiti asciutti,medicinali,cose che ti possono salvare la vita se ti troveresti in condizioni climatiche avverse,e grazie a lui che ci possiamo portare la nostra tenda per un riparo sicuro,e molte volte mi capita di prendere ""ricordi tipo pietre strane o altro" e se non avessi lui non potrei mai portare a casa ""i ricordi""
Non ce niente di meglio che alzarti la mattina presto,aprire la zanzariera della tenda e vedere il panorama che ti regala la natura,uscire e sentire ancora le braci calde del fuoco, mentre si e avvolti da una nebbiolina fine fine,ci si prepara la colazione,e poi si ripone tutto dentro lo zaino pronti a partire,e mentre vai ti guardi in dietro,e non ce traccia di te,io mi dico sempre siamo solo viaggiatori di passaggio.
Penso che tutto ciò che vivo lo devo grazie a questi due elementi importanti,e senza di essi non potrei fare spedizioni di Più giorni o vedere posti selvaggi che solo a piedi e in p giorni ci si può' arrivare.e che senza di essi non potrei portarmi il necessario per poterle vivere.
Difficilmente mi divido dalla mia attrezzaturaanche se ormai vecchia,mi hanno accompagnato in tante Avventure e difficilmente me ne stacco,anche se magari se vecchi strappati non li butterei mai via,fanno parte della mia vita ,piuttosto stanno li dentro un armadio a ""riposo"",ma le notti passate in quella tenda,,non si possono cancellare,o lo zaino che ti ha accompagnato in tanti viaggi,non te ne puoi staccare.
Con gli anni avro ancora tante ""case""ma non saranno quattro mura di cemento che soffocano la mia liberta di viaggiare,e essere libero,e non smettero' mai di ringrazieare chi si dedica come lavoro alla creazione di zaini o tende e attrazzature varie per migliorare la nostra vita e renderla piu piacevole,per le nostre avventure.
Finche avro un tetto sotto le stelle,saro ancora in grado di sognare,e ogni sensazione e portare i ricordi a casa dentro un contenitore chiamato zaino.