

Questa domenica ho fatto la mia prima solitaria del 2009.
Il mio amico Mario avendo altri impegni non e potuto venire ihihihihihihi.
Sabato eravamo andati a fare un giro nelle nostre zone,come di nostra abitudine,e guardandomi in torno decisi di fare una solitaria nella Val D'Arda,la sera diedi una occhiata alle cartine della zona,e utilizzando Gooogle Heart tracciai il mio progetto.
Il mio progetto consisteva nel fare un giro ad anello nella Val Darda attraversando 4 torrenti,per poi arrivare al punto di partenza.
La partenza era nei pressi di Sperongia,comprendeva l'attravesamento di un ripido campo,una serie di fitte boscaglie,con torrenti in mezzo.
Sono partito all'una,ho attraversato il primo torrente,L'arda,per poi finire in un ripido pendio erboso,arrivati all mio primo obbiettivo mi sono intrufolato nella boscaglia,con conseguente cambio di terreno.
Camminai per un buon km fra rami spinosi e terreni impraticabili,fino all'arrivo del primo torrente,ingolato fra i boschi,con scarsità d'acqua decisi di risalirlo,fino alla sorgente.
Di difficoltà' non cerano cosi arrivai fino alla fine.
Guardai i dati sul mio Mynav,e mi segnava il secondo torrente a pochi metri,da dove ero io,cosi minoltrai di nuovo nella boscaglia,questa volta un po più pulita,potendo mantenere un ritmo di camminata Più elevato,arrivato vidi una bella cascata con livello d'acqua medio,e scattai subito una fotografia,risalii per un bel tratto con alcuni tratti in arrampicata.
Quota 467 mt avevo già percorso 4 km dalla partenza,e arrivato ad uno spiazzo libero potevo vedere il punto di partenza in lontananza.
Nella teoria avrei dovuto scendere e incrociare il penultimo torrente,ma decisi di cambiare rotta e arrivare sotto i piedi di un monte per poi ridiscendere,la cosa avrebbe allungato il mio tragitto di 1,5 km,ma era accettabile,visto che era presto,e fra qualche bestemmia per via delle spine che continuavo a prendere in faccia o nelle mani,arrivai sotto i piedi della montagna,li feci la mia prima tappa,segnai tutte le cordinate,presi degli appunti,e come di mio solito una marea di foto.
Dopo 10 minuti decisi di scendere ,per tornare alla base,diedi una occhiata in giro,il mio punto di arrivo era sparito,ero andato oltre il tragitto previsto,ma la cosa non mi preoccupava affatto visto che la mia attraversata ad anello,era come al solito tutta in fuori pista.
Incominciai a scendere trasversalmente,portandomi versò valle,e incrociai solo un paio di difficoltà', la prima dovuta ad una cascata ""imprevista,ed essendo sensa materiale d'arrampicata anche se nell'attrezzatura cera il minimo indispensabile,fui costretto a doverla aggirare,il rischio di cadere era abbastanza elevato,visto la scivolosità del terreno.
Non avevo previsto cascate di media altezza,o difficili,almeno in quella zona,ma evidentemente essendomi adentrato cosi tanto,un po di ""selvaggio era rimasto nella zona"",comunque non feci altro che aggirare di 100 mt per poter finalmente scendere di livello,cosi per quasi la meta' del mio tracciato,finché non arrivai al secondo"ostacolo"una folta e grovigliata zona piena di rami spine ed erbacce,che si distendeva a non finire,e stavolta non si trattava di aggirare qualche metro.
L'unica soluzione era di risalire fino alla cascata,e tagliarla trasversalmente,per poi scendere dalla parte opposta,,l'altra opzione deviare il mio tragitto per quasi un km,non mi andava proprio,cosi mandai un messaggio ad Mario dandogli le mie coordinate di quel punto,in caso mi sarebbe successo qualche cosa,lui avrebbe avuto l'esatta posizione,dal mio ultimo spostamento.
Cosi ,scesi piano e con cautela,ma si scivolava lo stesso,grazie al celo cerano fuori radici o rami dove potermi appigliare,e in pratica scivolai giù solo nel ultimo pezzo,di un paio di metri,ma lo zaino attuti il colpo,passato questo piccolo imprevisto,scesi come una spia fino all'ultimo torrente che risalendolo mi avrebbe riportato alla congiunzione del torrente Arda da dove ero partito,sensa nessun intoppo,arrivai un po bagno alla macchina,contento di questa bella attraversata,con qualche piccolo imprevisto,ma se non ci fossero,che Adventur e'?.
Arrivato a casa andai dal mio amico Mario gli diedi tutti i miei dati registrammo tutto,e per me era stata una buona Domenica soddisfatto della mia prima solitaria 2009.
Ho visto che nelle mia zone ci sono ancora tanti posti da esplorare,e Sabato e Domenica visto che ahimè sarò' ancora solo,ho deciso di fare altre solitarie nella mia cara e dolce valle,piena di imprevisti,ma ricca di emozioni.
Il mio amico Mario avendo altri impegni non e potuto venire ihihihihihihi.
Sabato eravamo andati a fare un giro nelle nostre zone,come di nostra abitudine,e guardandomi in torno decisi di fare una solitaria nella Val D'Arda,la sera diedi una occhiata alle cartine della zona,e utilizzando Gooogle Heart tracciai il mio progetto.
Il mio progetto consisteva nel fare un giro ad anello nella Val Darda attraversando 4 torrenti,per poi arrivare al punto di partenza.
La partenza era nei pressi di Sperongia,comprendeva l'attravesamento di un ripido campo,una serie di fitte boscaglie,con torrenti in mezzo.
Sono partito all'una,ho attraversato il primo torrente,L'arda,per poi finire in un ripido pendio erboso,arrivati all mio primo obbiettivo mi sono intrufolato nella boscaglia,con conseguente cambio di terreno.
Camminai per un buon km fra rami spinosi e terreni impraticabili,fino all'arrivo del primo torrente,ingolato fra i boschi,con scarsità d'acqua decisi di risalirlo,fino alla sorgente.
Di difficoltà' non cerano cosi arrivai fino alla fine.
Guardai i dati sul mio Mynav,e mi segnava il secondo torrente a pochi metri,da dove ero io,cosi minoltrai di nuovo nella boscaglia,questa volta un po più pulita,potendo mantenere un ritmo di camminata Più elevato,arrivato vidi una bella cascata con livello d'acqua medio,e scattai subito una fotografia,risalii per un bel tratto con alcuni tratti in arrampicata.

Quota 467 mt avevo già percorso 4 km dalla partenza,e arrivato ad uno spiazzo libero potevo vedere il punto di partenza in lontananza.
Nella teoria avrei dovuto scendere e incrociare il penultimo torrente,ma decisi di cambiare rotta e arrivare sotto i piedi di un monte per poi ridiscendere,la cosa avrebbe allungato il mio tragitto di 1,5 km,ma era accettabile,visto che era presto,e fra qualche bestemmia per via delle spine che continuavo a prendere in faccia o nelle mani,arrivai sotto i piedi della montagna,li feci la mia prima tappa,segnai tutte le cordinate,presi degli appunti,e come di mio solito una marea di foto.
Dopo 10 minuti decisi di scendere ,per tornare alla base,diedi una occhiata in giro,il mio punto di arrivo era sparito,ero andato oltre il tragitto previsto,ma la cosa non mi preoccupava affatto visto che la mia attraversata ad anello,era come al solito tutta in fuori pista.
Incominciai a scendere trasversalmente,portandomi versò valle,e incrociai solo un paio di difficoltà', la prima dovuta ad una cascata ""imprevista,ed essendo sensa materiale d'arrampicata anche se nell'attrezzatura cera il minimo indispensabile,fui costretto a doverla aggirare,il rischio di cadere era abbastanza elevato,visto la scivolosità del terreno.
Non avevo previsto cascate di media altezza,o difficili,almeno in quella zona,ma evidentemente essendomi adentrato cosi tanto,un po di ""selvaggio era rimasto nella zona"",comunque non feci altro che aggirare di 100 mt per poter finalmente scendere di livello,cosi per quasi la meta' del mio tracciato,finché non arrivai al secondo"ostacolo"una folta e grovigliata zona piena di rami spine ed erbacce,che si distendeva a non finire,e stavolta non si trattava di aggirare qualche metro.
L'unica soluzione era di risalire fino alla cascata,e tagliarla trasversalmente,per poi scendere dalla parte opposta,,l'altra opzione deviare il mio tragitto per quasi un km,non mi andava proprio,cosi mandai un messaggio ad Mario dandogli le mie coordinate di quel punto,in caso mi sarebbe successo qualche cosa,lui avrebbe avuto l'esatta posizione,dal mio ultimo spostamento.
Cosi ,scesi piano e con cautela,ma si scivolava lo stesso,grazie al celo cerano fuori radici o rami dove potermi appigliare,e in pratica scivolai giù solo nel ultimo pezzo,di un paio di metri,ma lo zaino attuti il colpo,passato questo piccolo imprevisto,scesi come una spia fino all'ultimo torrente che risalendolo mi avrebbe riportato alla congiunzione del torrente Arda da dove ero partito,sensa nessun intoppo,arrivai un po bagno alla macchina,contento di questa bella attraversata,con qualche piccolo imprevisto,ma se non ci fossero,che Adventur e'?.
Arrivato a casa andai dal mio amico Mario gli diedi tutti i miei dati registrammo tutto,e per me era stata una buona Domenica soddisfatto della mia prima solitaria 2009.
Ho visto che nelle mia zone ci sono ancora tanti posti da esplorare,e Sabato e Domenica visto che ahimè sarò' ancora solo,ho deciso di fare altre solitarie nella mia cara e dolce valle,piena di imprevisti,ma ricca di emozioni.
Foto:Emilio Di Nicola
Macchina fotografica:Mioa701-IMate
Stao :Italia
Regione:Emilia Romagna
Provincia di:Piacenza
Adventure:Solitaria
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