lunedì 10 agosto 2009

E la natura che decide,ma se ci si mette anche la sfiga


Finalmente Sabato mattina siamo partiti per la nostra grande avventura.
Arrivati a Torino,le cose incominciarono subito ad andar male,per il semplice motivo,che la partenza doveva essere spostata di 7 km a causa di due sbarramenti impraticabili,e abbiamo perso un casino di tempo a cercare il modo di aggirarlo,e dopo tanto ci dissero che cera un pulman che ci avrebbe portato oltre gli sbarramenti,in modo da cominciare la discesa,morale abbiamo perso una intera mattina.
Arrivati nel fiume,notiamo subito il livello dell'acqua troppo basso,ma pensammo che essendo in cittal'acqua era trattenuta,iniziando la discesa eravamo gia sacrificati sia come spazzio che come navigabilita' del fiume,ma partimmo lo stesso,il posto era bellissimo aironi cenerini,bel paesaggio,andava tutto bene,e in serata ci eravamo gia mangiati 50 km ,partendo nel tardo pomenriggio e non con poche difficolta',arrivati a sera piazzata la tenda mangiato un fuoco la sera per"digerire"
La mattina seguente noto che il livello del fiume era ancora calato,di circa 20 cm,e le cose non andavano bene,sgombrato il campo,dovevamo arrivare alla centrale elettrica che distanziava 50 km,per poi proseguire,ma da qui il dramma totale.
Continuavamo ad evitare i sassi o tronchi sporgenti per il livello troppo basso,o eravamo costretti a scendere dal gommone,per via delle raschiere perche toccavamo il fondo,iniziando ad diventare una odissea, arrivavamo dove cerano dei lagoni,e non essendoci corrente ci voleva una vita ad attraversarli,e quel poco di corrente che cera,era sfruttabile per poche centinaia di metri,il sole che non mollava un minuto,le zanzare BASTARDE che neanche l'Autan faceva effetto.
Arrivati alla centrale decidemmo di fermarci per mangiare ed evitare le ore piu calde,ed a valutare la situazione.
I nostri cellulari ci avevano abbandonati,compreso il gps,per colpa dei pannelli solari che chissa perche non andavano e non caricavano nulla,la connessione col pc per tenere aggiornato il blog ,neanche a morire continuava a cadere,e non potevamo sapere a che punto saremmo arrivati o i km percorsi,per fortuna passo un canoista e lo fermammo subito,chiedendoli in formazioni,ci disse che dalla nostra partenza all'accampamento avremmo percorso 80 km,e che Più avanti cerano 4 sbarramenti prima della diga,e li fu una bella sorpresa per noi.
Per noi 4 sbarramenti da trasbordare Più la diga significava perdere almeno 3 ore di discesa,dovendo spostare Più di 50 kg fra gommone ed attrezzature,la cosa veniva troppo lunga,non tanto per la fatica,ma Più per il tempo ad disposizione.
Riflettendo capii che ogni diga o sbarramento o centrale,continuava a prelevare acqua dal Po,continuando ad abbassare il livello del fiume,rendendolo impraticabile,e ci avano detto che anche altri 3 gruppi avevano abbandonato la discesa,la decisione aspettava a me mi disse il mio amico Mario,e anche se a malincuore,decisi di smettere la discesa,cosi non aveva senso,continuare a scendere dal gommone,tirarlo col rischio di bucarlo,o navigare senza corrente,cosi facemmo l'ultimo campo e aspettammo l'indomani per poter tornare a casa,visto che fortunatamente nei pressi cera un paesino con una stazione a soli un km e mezzo.
Purtroppo e andata male ,e per me e difficile dover aver smesso,ma sarebbe stato inutile proseguire,sarebbe stato solo una grande sfacchinata sensa risultati,e non e come io lo progettata.
Aspettero che i livelli del fiume po si alziono,e con una imbarcazione piu agevole,ritornero da dove ho interrotto,non mi sono mai arreso in una impresa ed non incomincero ora,ma quando la natura decide una cosa ,contro di lei non puoi nulla.
Vorrei ringraziere il nostro sponzor Premoli Massimo che ha creduto in noi,e ci ha appoggiato nella nostra mini impresa,ringrazio anche Valentino per il supporto tecnico,per i collegamenti internet,sperando di non averli delusi,ma che alla prossima discesa probabilmente in Ottobre acqua permettendo,ci siano ancora.
Un saluto a tutti .
Foto Mario Verbeni
Palmare :Mitac a 101

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