
Leggendo il post del mio amico Mario,ho deciso di scrivere anche io cosa ne penso del'limite.
Per me il limite e composto in tre stadi:
limite mentale:
limite fisico:
limite umano.
Io naturalmente mi riferisco alla arrampicata,che dopo un lungo periodo di inattività abbiamo ricominciato a fare,e le prime due settimane andando ad allenarci alla Rocca pareti molto difficili,ma con tutti i gradi dal semplice ,all'estremo,era ottima per ricominciare,ma come previsto,le prime due giornate sono state pietose per me,ero al primo stadio del mio limite,quello mentale: non ero sicuro di me stesso,del mio amico,o addirittura dell'attrezzatura,facendoti venire le paure Più assurde,lo spit che non tiene,la corda che si rompe,o si slega dalla imbracatura,morale,si saliva goffi,faticando il doppio,e senza mai arrivare alla catena,cosi per due giorni.
La seconda settimana sempre lo stesso posto,si saliva con dei miglioramenti ma sempre con paure,ed insicurezze,fino a quando non abbiamo deciso di arrampicare dall'alto,e in quella maniera ,sono migliorato notevolmente,finché arrivati alla sera ci si faceva "il resoconto" della giornata,due giorni di file ad arrampicare per Più di 6 ore al giorno erano tante,e andammo a casa distrutti,finché non decidemmo di cambiare posto,sia per confrontaci in altre pareti,e vedere se cerano miglioramenti,cosi la settimana dopo andammo a Perino,una bellissima placca ,con medie difficoltà,e li sono cambiato radialmente,forse il posto nuovo,o vedere nuove vie mai fatte,mi anno dato la grinta e la sicurezza,scalando come sapevo fare realmente,ero sicuro di me o di tutto,niente Più paura,mi sentivo a mio agio,e facendo una via chiamata: l'uomo del dolore un 5c di 22 metri,capii di aver superato finalmente il primo stadio del mio limite.
Nei fine settimana successivi sempre a perino ormai scalare in placca per me era quasi naturale,ma sapevo che dovevo ancora "incontrare il secondo stadio del mio limite"e non aspettai molto,perche ritornati alla Rocca ce una parete che si chiama Tossica un 6c+ se non sbaglio,e li ci sono pochi passaggi,prima della catena,ma non sono ancora riuscito ad arrivarci,mi cedono le forse prima,e una via che richiede un grande sforzo fisico,con appigli a mezzo dito e pochi per i piedi,altra dimostrazione del mio secondo stadio lo capita in parete a Barberino,apparte la roccia tagliente gli strapiombi,sono delle vie da maledire,tutte in opposizione,con degli sforzi esagerati,e ne sono solo riuscito a fare 5 di vie,ma ero ridotto uno straccio,non ero pronto ancora fisicamente.
Oggi siamo ritornati a scalare a Perino,e apparte la miriade di persone,ho scalato come non mai,ero al 100% zero fatica,e scalando abbiamo conosciuti dei ragazzi che arrampicavano,e fra una chiacchiera e l'altra siamo diventati amici,e ci proposero di andare a vedere una nuova parete aperta da poco,cosi si parti per una nuova arrampicata,dopo un quarto d'ora siamo arrivati a questa stupenda montagna di roccia,ma un posto bellissimo e ci siamo messi subito a scalare ,facendo un bellissimo Diedro,e tre via impegnative.
Nonostante avevo già scalato a Perino,ero ancora bello carico,non sentivo stanchezza fisica,e andavo su abbastanza bene,morale mi sento di poter dire di aver superato anche il secondo stadio del mio limite,credo che in dodici giorni di duro allenamento,ho ritrovato la mia dimensione,e l'armonia con il mio corpo,ora scalo senza faticare o fare gesti inulti,mi sento tranquillo,vedo appigli dove prima preferivo ignorarli,salgo con un mio stile,senza avere regole precise,non interessa Più il grado di difficoltà',guardo la via,se me la sento la provo,altrimenti cambio via,ma oggi ho superato ogni mia aspettativa,scalando una via che a nostro giudizio era un buon 6c pieno,che meritava,quindi ora mi ritengo di avere raggiunto i miei obbiettivi,anche se ne manca uno :-) entro la fine dell'anno voglio arrivare al 7a,da li credo che arriverò all'ultimo stadio il limite Umano,oltre non credo di arrivarci,e fuori dalle mie possibilità, mentali,fisiche,e umane.
Quindi i miei stadi di Limite credo di averli raggiunti,l'ultimo già lo conosco ed e inutile che tenti di arrivarci"8c"oltretutto non essendo il mio sport principale,ma un semplice allenamento per le mie attraversate,credo di aver già sorpassato ogni limite,da me imposto e previsto,andando ogni oltre previsione da me fatta.
Ora so quale' il mio limite , adesso mi voglio solo divertire continuando a migliorare divertendomi,scalare nel tempo perso in compagnia di Mario ed i nuovi amici che abbiamo conosciuto a Perino,ma tutto senza limiti,liberando la voglia di sognare,che ci rende grandi nelle gesta che si fanno in parete,con movimenti armoniosi, diventando tutt'uno in una danza che solo tu comprendi per arrivare a toccare con la fantasia il tetto del cielo,e solo li ti rendi conto che di limiti non ce ne sono.