
Sabato pomeriggio decido di fare una piccola adventur nel torrente Arda,visto le copiose piogge di questi giorni secondo i miei calcoli,avrei trovato ciò' che cercavo: paludi,uno dei terreni Più insidiosi e difficili da fare, ma'anche loro con il loro fascino.
Sono partito nel primo pomeriggio e ho incominciato a risalire il torrente,vedendo e fotografando i vari danni causati dalle piena,Più della meta delle strade ,sono state spazzate via,e fuoi costretto a fare un po sentieri e un po torrente,ma' nulla di difficile.
Dopo un ora arrivo all'mio primo obbiettivo,era una piccola palude si e no di 500 mt,ma la sua conformità la rendeva complicata da attraversare,per poter andare avanti e arrivare alla seconda.
L'unico modo per poterla attraversare era di arrampicarmi sui rami degli alberi e fare come una scimmia:-) da un ramo all'altro,nulla di difficile visto che viaggiavo anche leggero,solo con l'attrezzature fotograficae il cambio,comuncue fra cualche ramo spezzato e mezzi voli sono arrivato nell'altro lato sensa problemi,e percorsi un km nel letto del torrente sensa imprevisti,ma stupefatto di una cosa:mentre camminavo ,notai per terra delle lastre di marmo,e mi dicevoin mente mia"ma e impossibile"arrivato vicino,vidi delle lastre di marmo da cimitero,con tanto di nome ,evidentemente la piena le ha portate via,ma il cimitero e abbastanza distante,comunque erano spezzate solo a meta,feci delle foto e proseguii per la mia strada,pensando che la forza della Natura non risparmia nulla.
Sono partito nel primo pomeriggio e ho incominciato a risalire il torrente,vedendo e fotografando i vari danni causati dalle piena,Più della meta delle strade ,sono state spazzate via,e fuoi costretto a fare un po sentieri e un po torrente,ma' nulla di difficile.
Dopo un ora arrivo all'mio primo obbiettivo,era una piccola palude si e no di 500 mt,ma la sua conformità la rendeva complicata da attraversare,per poter andare avanti e arrivare alla seconda.
L'unico modo per poterla attraversare era di arrampicarmi sui rami degli alberi e fare come una scimmia:-) da un ramo all'altro,nulla di difficile visto che viaggiavo anche leggero,solo con l'attrezzature fotograficae il cambio,comuncue fra cualche ramo spezzato e mezzi voli sono arrivato nell'altro lato sensa problemi,e percorsi un km nel letto del torrente sensa imprevisti,ma stupefatto di una cosa:mentre camminavo ,notai per terra delle lastre di marmo,e mi dicevoin mente mia"ma e impossibile"arrivato vicino,vidi delle lastre di marmo da cimitero,con tanto di nome ,evidentemente la piena le ha portate via,ma il cimitero e abbastanza distante,comunque erano spezzate solo a meta,feci delle foto e proseguii per la mia strada,pensando che la forza della Natura non risparmia nulla.

Lo so che non sarà una bella foto,ma e vera,e scattare foto di cose non preparate o previste e una buona cosa,ed inoltre e la realtà' di tutti i giorni,per chi vive la natura realmente senza finzioni.
Quello che ho trovato e anche accettabile da una piena,ma una volta io ed il mio amico Mario in Val Nure abbiamo addirittura trovato una macchina,in una gola che noi stessi abbiamo faticato ad risalire,ma sono cose vere,e a me piace documentare anche questo lato se pur"negativo" e non piacevole da vedere,ma ce',
Proseguendo arrivo alla mia seconda metail livello del torrente Arda era di medio livello quindi impossibile da fare dei trasbordi,quindi fui costretto a dover stare all'interno della palude per entrare rese le cose , un po più impegnative ,incomincio ad entrare nella palude,come prevedibile si sprofondava,ed in alcuni tratti scorreva ancora l'acqua,sono sprofondato nel fango oltre la caviglia,cercando rami o appigli per potermi sollevare,era una boscaglia tutta fitta e impenetrabile,ma non potevo tornare indietro,dovevo andare avanti,a fatica riuscii ad arrivare a meta,con Più fango addosso io che quello che cera nella palude,diedi una occhiata,e decisi di aggirare l'ostacolo,per due semplici motivi:uno e che non avevo di attrezzatura adatta per tale scopo,e il secondo,sarei sprofondato tutto,e la cosa non mi divertiva,decidendo di aggirare l'ultima parte,con meno pericolo.
Amo il rischio,ma so anche quando e una cosa sensata o no,proseguii per una boscaglia per un po,fra pozze e fango,ma senza imprevisti,e dopo un ora e mezzo di cammino,sono arrivato all'ultimo mio obbiettivo,il Più difficile,ma se avevo avuto problemi nella seconda palude figuriamoci questa.la sua lunghezza sarà' stato seicento metri,di larghezza poco Più di quattro,era uno specchio d'acqua unica,impraticabile già dal primo passo,ma preferii controllare lo stesso,presi un bastone di sessanta cm,e scandagliai il terreno,sprofondo subito oltre la meta',era troppo fresco il fondo,e non sarei mai venuto fuori in caso di sprofondamento,a malincuore dovetti abbandonare la mia ultima meta,se avesse smesso prima di piovere forse il terreno mi avrebbe tenuto un po per poterlo attraversare,ma non era cosi,fatto foto,preso appunti,decisi di ritornare a casa,ma non deluso,ma soddisfatto della giornata.
Le paludi purtroppo sono cosi,si possono prevedere in base alle piogge,ma non sempre e cosi,e trovare il momento per poterle attraversare senza stupidi e inutili rischi e davvero fortuna,ma aspetterò' una settimana,e sarò' di nuovo li,nel tentativo di attraversarla,il mio obbiettivo e solo spostato,ma non rinunciato,basta portare pazienza,e sono convinto che alla fine potrò dire che avrò attraversato le tre paludi,Più impegnative del torrente Arda in una sola giornata,
EmilioDi Nicola
Foto;Mioa701 -I-Mate
Stao :Italia
Regione :Emilia Romagna
Provincia di:Piacenza
Adventure:in solitaria
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