domenica 18 gennaio 2009

Lago Nero


Ciao a tutti,oggi dopo un periodo un po lungo di sosta siamo tornati in montagna.
Siamo partiti con lì intenzione di fare il Lago Nero,una meta abbastanza frecuentata dai treker.
Il tempo non era dei migliori,la neve cera e abbondante,dovuta alle varie precipitazioni,e molto freddo,ci siamo preparati,caricati zaini,e macchine fotografiche e palmari sempre pronti sia come rilevamenti gps,che in caso di emergenze.
Il sentiero parte subito con una lieve salita,e se non fosse per la neve,nulla di faticoso,ma da già ai primi passi,si sprofondava di venti centimetri,e la cosa pro,metteva bene,e dopo mezzora di cammino si levo il vento ricominciò' a nevicare,tipo tempesta,ma nulla di preoccupante.
Era almeno Più di un anno che non ripercorrevamo questo sentiero, e continuavo a dirmi che non era cosi lungo,e andando avanti ogni passo sprofondavi ma stavolta tutto,e dopo un po la fatica si inizio' a sentire,ogni mio respiro che usciva dalla bocca mi appannava gli occhiali,e gelava subito,mi ritrovai nel giro di tre ore con i piedi congelati,neanche fossi in Alaska ma era colpa dell'periodo fermo ed iniziavo a sentirlo,ma ogni tanto si facevano delle soste sia per bere che riprendere fiato.
Il tracciato che percorrevamo non era difficile,ma con la giunta della neve e fresca,e poco calpestata,rendeva tutto Più difficile,ma del resto se noi non fatichiamo non siamo contenti.
Il tipo di terreno o di neve era in due modi:il primo neve dura,solo a meta' cioe' si poteva camminare,e massimo si sprofondava fino alle caviglie,il secondo:il piu bastardo,era un terreno di neve fresca,soffice,e se ci capitavi,sparivi sotto la neve oltre le ginocchia,e la cosa bella e che era un continuo cambiamento in poche centinaia di metri,rendendo la marcia lenta e faticosa.
Tutto in torno era bianco,sembrava uno di cuei cuadri dipinti a mano,i rami gelati la neve alta,una bella sensazione,poi cera il silenzio,l'adoro in montagana,e spesso cuando partiamo io e il mio amico Mario,camminiamo per ore sensa parlare,secondo me e un modo di entrare in sintonia con la naura,ti lasci circondare,e anche un modo per concentrarsi su cuello che si fa,ma le nostre cazzate le diciamo sempre :-)
Siamo arrivati ad un punto che essendo abbastanza in alto,il mio gps,segnava 1470mt ci ritrovammo immersi nelle nuvole,un freddo boia,ma alla fine siamo arrivati a destinazione.
Il ritorno era molto Più veloce,ma un po Più impegnativo,perché essendo in discesa bisognava stare attenti ,sia agli scivoloni con rischio storte o peggio,sia ai buchi nascosti sotto la neve, ma in genere ripercorrevamo lo stesso sentiero dell'andata,anche se la neve aveva cancellato le impronte,scattammo qualche foto,per l'archivio,ci mangiammo un panino sotto la neve e ripartimmo arrivando alla macchina,ci siamo cambiati e soddisfatti della giornata siamo rientrati a casa,anche se un po stanchi,ma come sempre ne vale la pena.
Foto:Emilio Di Nicola
Palmare Golfish 800

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